DAL
1919 AL 1945
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Le
violenze antisocialiste e antisindacali divennero una consuetudine
anche nei piccoli centri periferici e non solo nelle grandi città
e nelle campagne. Nel 1921 Mussolini trasformò i Fasci di Combattimento
nel Partito Nazionale Fascista (PNF). In gran parte d'Italia le
fasciste "centrali di combattimento", che intendevano sostituire
le forze di polizia ritenute ormai troppo deboli ed indulgenti,
divennero una reale, incombente e forte presenza. Anche in Valle
Camonica sia i socialisti che i fascisti avevano vaste schiere di
sostenitori e molte volte vi furono scontri violentissimi che purtroppo
lasciarono sul campo morti e feriti. Nel 1920, a Losine, un rumoroso
ed esagitato gruppo di giovani fascisti, con la camicia nera, entrò
in chiesa e si sdraiò sui gradini di un altare mentre il parroco
predicava. Il sacerdote venne interrotto più volte con pesanti e
reiterati insulti. Finita la funzione religiosa, gli stessi squadristi,
all'uscita di chiesa, si misero a colpire con dei bastoni i giovani
cattolici che erano stati presenti alla messa. Il 20 gennaio 1921
a Pisogne venne costituita una squadra d'azione denominata "Beffarda"
già dalla sua fondazione contava 50 iscritti che si resero protagonisti
di diversi atti di violenza. Nel mese di aprile, da questi squadristi,
venne preso d'assalto il Municipio: il sindaco fu malmenato e alcuni
amministratori, che erano intervenuti in difesa del primo cittadino,
rimasero feriti. A Lovere, avvennero vari e ripetuti scontri fra
alcuni abitanti del paese e le solite squadre d'azione che provenivano
da Brescia. Durante una di queste "spedizioni" avvenne un grave
e curioso episodio: dopo aver bevuto abbondantemente in alcune osterie
del paese, durante il viaggio di ritorno in città, rimase ucciso
il fascista Faustino Lunardini: era stato colpito dai suoi stessi
compagni, mentre, esaltati e sbronzi, sparavano all'impazzata nell'attraversare
i paesi del Sebino. Le tensioni politiche e sociali raggiunsero
alti livelli nel 1922 e non si sopirono l'anno successivo, anzi:
molti furono gli episodi di violenze e pestaggi che le squadre fasciste
misero in opera e che esaltavano la loro volontà di imporsi ad ogni
costo agli avversari politici.
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