DAL
1919 AL 1945
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In
parte ciò fu dovuto alla titanica offensiva tedesca sul fronte occidentale
del marzo 1918, ma si combatté duramente anche sul fronte Italiano,
nel medio Oriente e nei Balcani e proprio l'alto numero delle "vittime"
nel 1918 fu anche dovuto alla comparsa tra le truppe della "spagnola"
che uccise decine di migliaia di
soldati ma che, diffondendosi tra i civili, portò il computo totale
a ben più di 20 milioni di morti. La "Spagnola" fu un pericolo che
si rilevò addirittura più letale e spaventoso del conflitto appena
chiuso e che piombò su una Europa profondamente modificata sul piano
politico e territoriale e piena di speranze ma stremata, impoverita
e incapace di reagire a fondo a quest'altra disgrazia. Questo immane
flagello fu chiamata "spagnola" poiché, da infondate voci popolari,
si riteneva che avesse avuto origine nella penisola Iberica. Studi
più recenti invece hanno segnalato un primo caso di questa virulenta
epidemia in un campo di addestramento di reclute di soldati americani
in Arkansas. Le truppe USA poi, al loro arrivo in Europa, nel 1918,
avrebbero diffuso, in brevissimo tempo, il contagio. Un primo picco
dell'epidemia, che si diffuse ad una velocità impressionante, si
ebbe in giugno e luglio ma "l'ondata" più micidiale colpì in pratica
tutto il mondo e raggiunse il suo culmine in ottobre e novembre...
per
placarsi poi nella primavera del 1919. Molti uomini, donne e bambini,
di qualsiasi età e condizione sociale vennero colpiti da questa
violentissima forma influenzale che nel corso di pochi mesi, seminando
ovunque morte e terrore, fece paurosi vuoti nella popolazione del
vecchio continente, dell'America, dell'Asia e di molte altre nazioni.
E se tutta la guerra, la Grande Guerra, in cinque anni di conflitto,
aveva fatto, come detto, nove milioni di morti in Europa, questa
epidemia ne fece, in pochi mesi, ben più di 20 milioni: un decimo
della popolazione del continente che era stimata, all'epoca, in
circa 280 milioni di persone. Alcuni storici sostengono che i morti,
in tutto il mondo, furono addirittura 40 milioni, ma i dati non
potranno mai essere confutati o ufficializzati poiché in molte regioni,
specie nei Balcani, in Asia e in medio oriente non vi erano, in
quegli anni, statistiche o censimenti che potessero essere da riferimento
sulla consistenza della popolazione colpita.
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