DAL
1861 AL 1918
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L'unica
vittoria italiana, in questa guerra, fu ottenuta dal corpo di volontari
guidati da Garibaldi che il 21 luglio, sconfisse a Bezzecca, in
territorio trentino, un forte contingente austriaco. Già in procinto
di entrare direttamente nel cuore del Trentino e minacciare così
alle spalle le linee austriache, Garibaldi ricevette l'ordine di
fermarsi e di ripiegare perché nel frattempo era stata apposta la
firma sulla richiesta di armistizio che era stata sottoscritta dai
rappresentanti italo-prussiani e austriaci. Il 9 agosto il generale,
arrestando la vittoriosa marcia dei suoi volontari, diede disposizione
di ritirarsi sulle vecchie linee di confine rispondendo all'ordine
dello stato maggiore con il celebre telegramma composto da una sola
parola: "Obbedisco". In Valle Camonica, sempre territorio di prima
linea, durante tutto questo breve conflitto, subito dopo la sconfitta
di Vezza d'Oglio, con gli austriaci fortemente stabilizzati nelle
trincee già sopra Edolo, Incudine e al passo del Tonale, la paura
di una invasione nemica era fortissima: nei paesi dell'alta valle
vi era anche incombente il terrore di saccheggi, vendette e ritorsioni
sulla popolazione civile dopo un eventuale e paventato sfondamento
delle deboli linee difensive italiane. Per fortuna dell'Italia,
nella battaglia di Sadowa (Königgratz), il 3 luglio (1866), in Boemia,
i Prussiani, comandati dal generale von Moltke e dal principe ereditario
Federico Guglielmo, ottennero una travolgente vittoria sulle truppe
austriache guidate dal generale von Benedek. La disfatta su campo
obbligò ad una umiliante pace l'Imperatore Austriaco che dovette
accettare quasi tutte le pesanti clausole che vennero imposte dai
Prussiani tra le quali anche il soddisfacimento delle pretese territoriali
italiane sul Veneto. La guerra, sul fronte italiano, era stata combattuta
eroicamente dai soldati e dagli ufficiali inferiori mentre i vertici
del neonato Regio Esercito avevano condotto l'intera (anche se breve)
preparazione allo scontro bellico e le strategie generali nel conflitto
in modo disastroso, pavidamente o in modo fortemente sconclusionato
per beghe personali e ripicche tra i vari alti comandi. Però la
guerra era stata vinta (dagli alleati prussiani) e il Veneto divenne
italiano.
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