V
Come
per altri popoli anche per i Celti lo spostamento avvenne in massa
con grandi e non ordinate o pianificate migrazioni. Al seguito dei
guerrieri, che componevano la classe dominante, vi erano le loro
famiglie ma anche coloro che si dedicavano al commercio, quelli
che praticavano l'artigianato (non solo strettamente guerresco ma
anche di manutenzione: dei carriaggi, delle armi, delle tende…)
e i sacerdoti che occupavano posti sociali rilevanti. La loro integrazione
con la cultura locale produsse un insieme di culti, tradizioni e
modi di vita che, mischiati ad altri di origine etrusca-veneta,
durarono fino alla prima metà del 1° secolo a.C. quando arrivarono
in Valle Camonica le truppe romane e al loro seguito gli amministratori
e i burocrati di Roma che importarono, oltre alla leggi e regolamenti,
le loro divinità, prima di tutte l'Imperatore Augusto. Grande merito
dei nuovi conquistatori romani fu quello di non distruggere o soffocare
quella grande cultura millenaria che i Camuni avevano creato e vissuto
nella loro Valle (e, forse, come dimostrano recenti studi e scoperte,
in simbiosi diretta con la vicina e confinante Val Tellina), la
lasciarono vivere (e molte volte vi fu una semplice integrazione
con le nuove "idee") nelle sue antiche e radicate tradizioni, molte
delle quali riuscirono a perdurare, forse in forme spurie, anche
oltre l'avvento del cristianesimo, giungendo addirittura fino a
noi. Geograficamente e politicamente la Valle Camonica è sempre
stata abbastanza lontana dalle grandi vie di comunicazione pre romane
che collegavano i grandi nodi commerciali e culturali e questo ha
fatto sì che tutta l'area segnasse il passo rispetto alle più floride
culture che si diffusero nella vasta pianura Padana o a ridosso
delle sponde del Mediterraneo. Eppure forse proprio per questo motivo,
in questa valle si sviluppò per millenni, una tradizione artistico
religiosa di straordinario, incommensurabile valore, che la pone
oggi come uno dei maggiori poli (se non il più grande in assoluto)
di riferimento per lo studio della preistoria europea e mondiale.
La Valle Camonica, nel mondo preistorico, antico e pre-romano, era
identificata (forse in tutta l'area Mediterranea e continentale
Europea) come uno dei più grandi "santuari naturali" a cui forse
guardavano popoli anche lontani. Fenomeni e "presenze" naturali
fecero si che in Valle Camonica si concentrassero, si sviluppassero
e si consegnassero in modo così completo, in modo così unico e irripetibile
culture, culti, riti, celebrazioni e tradizioni che sono rimasti
nella storia dell'umanità come ineguali e uniche a livello mondiale.
Solo all'inizio di questo secolo si sono scoperte e si sono cominciate
a studiare le decine di migliaia di incisioni rupestri Camune. Ricercatori
e studiosi di tutto il mondo, nel solco dell'Oglio e nelle vallate
circostanti, hanno riportato alla luce un universo immenso di figure,
disegni e simboli spesso ancora di non facile o chiara e sicura
comprensione. In molti casi questi "segni" sono stati incisi uno
sull'altro con tecniche e strumenti diversi creando una sovrapposizione
a volte confusa a volte quasi illeggibile e di difficile interpretazione.
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