I
Quando
nel Gennaio del 27 a.C. Ottaviano divenne unico padrone assoluto
della Repubblica, col titolo militare di "Imperatore"
e ricevette il titolo di "Augustus", Roma dominava già
quasi tutta l'Europa centro occidentale e il nord Africa dall'Aegyptus
(Egitto) alla Syria (Libano-Israele), dalla Gallia (Franci a)
alla Hispania (Spagna), dal Medio Oriente alla Numidia (Tunisia
e Algeria) ma non era ancora riuscita a soggiogare definitivamente
molte delle popolazioni che i romani chiamavano genericamente "Retiche"
e che erano stanziate nella vasta regione dettaRetia che comprendeva
tutto il sistema alpino, dalla Francia meridionale alla Slovenia,
sia sul versante padano sia quello Svizzero-austro-tedesco. Questo
composito e selvaggio insieme di anguste, povere, inospitali e quasi
inaccessibili vallate del sistema montuoso più elevato d'Europa,
non aveva una continuità di nazione ma era solo uno spazio geografico
in cui erano presenti decine e decine di "popoli" diversi
e in molti casi ostili gli uni verso gli altri. Da queste valli,
che quasi tutte confluivano e si aprivano nelle fertili e ampie
pianure create dai grandi fiumi in Padania e in Baviera, quasi immutate
nella loro conformazione geologica e sociale fin dalle prime sporadiche
apparizioni dell'uomo, scendevano varie agguerrite e semi selvagge
bande di popoli-predoni non ancora colonizzati per compiere delle
razzie nelle ricche e popolose cittadine romane che erano sorte
lungo le grandi strade di comunicazione che collegavano Roma alle
estreme province dell'impero. Questo stato di perdurante instabilità
e di insicurezza interna non poteva essere ulteriormente accettato
dall'amministrazione romana che subiva danni sia economici sia di
"immagine pubblica". L'imperatore stesso, dopo la pacificazione
interna e dopo le sanguinose lotte civili per la supremazia al vertice
della Repubblica, rafforzati i confini più esterni del suo immenso
dominio, diede il via a varie operazioni militari e politiche di
conquista delle valli alpine (sia sul versante sud sia su quello
verso la pianura germanica). Su queste terre povere, inospitali
e se lvagge,
di scarso valore economico ma in alcuni casi di grande interesse
logistico e militare, Roma non era ancora riuscita ad estendere
e rafforzare il proprio dominio, la propria legge e la sua pax.
Allo scopo principale di "pacificare" le vaste aree ancora
non romanizzate, nel secondo decennio avanti Cristo con una precisa
e pianificata strategia globale vennero organizzate alcune imponenti
campagne militari. Con grande spiegamento di forze furono predisposte
delle guerre di conquista e di sottomissione territoriale. Le legioni
avanzarono verso tutte quelle valli e altopiani che non erano ancora
sotto il dominio di Roma e con le loro quadrate formazioni di combattimento
dilagarono travolgendo con tutta la loro imponente forza bellica
le disunite e non organizzate forze dei vari popoli alpini.
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