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VIII

Proveniente dall'area mediterranea, alla fine del 2° millennio a.C., fu introdotto, anche nelle vallate alpine, l'uso del cavallo. Questo quadrupede, che sarà di fondamentale importanza per migliaia di anni per la vita dell'intera umanità (fino al nostro secolo. fino a pochi anni fa !), venne addomesticato e asservito alle necessità dell'uomo e da quel momento quell'animale divenne una delle figure più comuni e ricorrenti: generalmente era rappresentato come cavalcato da guerrieri e da cacciatori di cervidi. L'età del Ferro, corrispondente, a grandi linee, al 1° millennio a.C., fu certamente il periodo più fecondo per l'arte rupestre camuna. Forse l'80% di tutte le immagini oggi scoperte, rilevate e catalogate nella Valle, appartiene a quest'epoca di grande importanza socio spirituale per l'intera Valle dell'Oglio.
La stragrande maggioranza di incisioni di questo immenso patrimonio culturale fu realizzata in un periodo abbastanza ristretto valutabile con buona approssimazione in meno di sette secoli: in pratica tra il periodo di influenza etrusca (dal VI secolo a.C.) e la romanizzazione della Valle nel 16/15 a.C. Se il numero delle incisioni è elevatissimo, non di meno lo sono i soggetti rappresentati. Si sente, infatti, sia per lo studioso che per il semplice visitatore, come quasi palpabile, presente e aleggiante, tra le rocce incise, quell'esigenza di comunicare con il "sovrumano" intesa come rafforzamento della vita spirituale. Questo "stato d'animo" è particolarmente intenso in ogni momento di crescita culturale (e anche economica) di qualsiasi popolazione in qualsiasi era e in qualsiasi zona geografica. Per usare un paragone "moderno" sembra di assistere a dei "documentari" che riportano con estrema fedeltà le scene principali dello scorrere della vita: la caccia, la lotta, la danza, il culto, l'agricoltura e l'artigianato. Di somma importanza sono le rappresentazioni di armi, simboli, oggetti, figure di strumenti di lavoro, mappe di territori e di villaggi, costruzioni e luoghi di culto, entità soprannaturali, spiriti, processioni e tanti altri soggetti iconoclastici che fotografano la realtà, l'economia, l'ambiente e la grandissima spiritualità di cui era impregnata la vita in quel lontano tempo.
Di epoca successiva e dunque ben più recenti (databili fino al VI-V secolo a.C.) iniziarono a comparire anche numerose iscrizioni in caratteri misti etrusco-greco adattati all'idioma locale. La grande varietà di stili riconoscibili, ma anche la cura tecnica e l'impostazione grafica, la ricerca espressiva e specialmente le capacità creative mostrarono notevoli cambiamenti epocali e temporali, anche abbastanza ristretti. Questa "varietà espressiva" era diversa anche in modo profondo a seconda dei momenti, delle influenze e degli scambi culturali che le Genti camune dovevano affrontare e in alcuni casi assorbire. Non si deve dimenticare anche l'importanza, in questa tecnica di "espressione grafica", delle capacità (anche manuali e intellettuali) dei sacerdoti-artisti addetti a questa importante mansione magico religiosa.

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