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Temú: DA VEDERE



La Chiesetta di Sant'Alessandro è forse il tempio cristiano più antico della zona, di origine romanica, si trova su un antico sentiero che portava da Temù a Vione. Il campanile fu eretto nel 1200 ed è ornato da bifore e piccole finestre. La chiesa fu ristrutturata ampiamente nel 1500.
La Parrocchiale di San Bartolomeo a Temù fu edificata nel 1600 e ristrutturata nel secolo scorso. Del primo edificio si sono conservati il bel portale in marmo chiaro proveniente dalle cave della vicina Vezza d'Oglio ed un piccolo portico laterale distinto dalla bella volta a crociera con quattro colonne in granito dell'Adamello. Il campanile, opera di artigiani camuni, forse di Sonico, è a bifore sulla cella campanaria ed è coronato da merlatura di classico sapore ghibellino, forse in ricordo della dominazione in zona dei ghibellini Federici. All'interno sono visibili belle opere pittoriche tra cui una tela raffigurante Anime purganti con l'agnello liberatore. Sono di notevole fattura anche i due paliotti d'altare databili nei primi anni del 1700 e attribuiti al Piccini. Il paliotto dell'altare maggiore databile nel 1600, è invece opera di Giovan Battista Zotti, autore pure della soasa e del tabernacolo.
La Chiesa dei Santi Martiri di Lecanù, conserva all'interno una statua del 1400, in legno opera di mastro d'ascia, anonimo, proveniente dall'Alto Adige.
La Parrocchiale di Pontagna è dedicata a Santa Maria e si caratterizza dal portale in marmo bianco su cui è visibile la data del 1627. La sua struttura è chiaramente in stile barocco e al suo interno è possibile osservare il ben dipinto raffigurante la Madonna col Bambino e Sant'Antonio da Padova opera di Giacomo Borgnini detto Bate che dipinse queste tele nella seconda metà del 1600. Questo dipinto è conservato in una soasa opera di Giovan Battista Ramus o della sua scuola. Un altro dipinto di maggior peso storico e superiore valore artistico raffigura la Madonna col Bambino e i Santi Gregorio e Rocco, opera databile per la sua fattura nel diciassettesimo secolo. Una seconda soasa, quella del presbiterio, pure opera di Giovan Battista Ramus, sempre del 1600 si ispira a moduli e stili nordici e scandinavi.
La Parrocchiale di Villa D'Allegno fu dedicata a San Martino già nel 1600, quando fu edificata in stile barocco. Al suo interno sono degli di menzione alcuni massicci mobili e dei paramenti del 1500. L'altare maggiore, con un paliotto opera di Giova Battista Zotti, è sovrastato da una pala del 1606 raffigurante la Madonna e Santi opera di Giovan Battista Galeazzi.