LOVERO: deteneva, come trofeo, vecchio fucile: denunciato ambientalista

18/12/2025

Dopo quella stupida e infame leggina che ha sconvolto la vita di tanti anziani cacciatori con interventi di CC e Polizia con sequestri di vecchi fucili da caccia magari mai utilizzati e la altrettanto stupida richiesta di sottoporsi ogni 5 anni a visita medica obbligatoria anche per gli ultra 90enni per tenere in casa dei ferrivecchi: abbiamo avuto notizia di tante brutte storie che hanno portato a denunciare anziani, specialmente molto anziani che hanno avuto anche crisi di nervi e, secondo il racconto di alcuni, hanno pianto quando sono stati denunciati per avere appeso al muro, come magari trofei di famiglia, dei vecchi fucili. Una di queste storie ha convolto anche un noto ambientalista a Lòvero era stato messo agli arresti domiciliari da inizio settimana, dopo il blitz dei poliziotti della questura di Sondrio. Carlo Bormolini, “Carletto” per gli amici e i conoscenti, 72 anni, più volte autore di crociate a favore dell’ambiente, è finito nei guai, come molti altri, per un vecchio fucile da caccia il cui possesso non era mai stato denunciato. Bormolini è stato interrogato dal GIP del Tribunale di Sondrioa cui ha spiegato che il fucile che gli era stato trovato e sequestrato nell’abitazione di Livigno e che era ben in vista, sopra un trofeo di camoscio imbalsamato appeso al muro, non l’aveva mai usato ma era frutto di un’eredità avuta dalla madre che, a sua volta, lo aveva ricevuto in regalo dal nonno Casimiro Mottini. Una storia che è solo un delle tante che stanno vedendo anziani cacciatori che sono tratti come delinquenti solo perchè avevano in casa dei fucili che magari non avevano mai usato ed ereditati da genitori o nonni e esibiti magari solo come trofei: ancora una volta il mio famoso detto: solo gli onesti devono avere pura della stupidità della legge e della cretineria della burocrazia è stata applicata alla lettera.