CLUSONE: assolti agenti che abbatterono volpe con la rogna..
Il Tribunale di Clusone ha ritenuto legittimo il comportamento di due agenti del Nucleo ittico venatorio della polizia provinciale, Michele Perego e Siro Giacomo Morelli, che erano stati coinvolti in sterili e ridicole polemiche di qualche pseudo ambientalista che aveva scatenato anche una campagna di stampa sostenuta dai soliti pseudo giornalisti del belino, ed erano rimasti coinvolti in un procedimento connesso all'abbattimento di una volpe affetta da rogna sarcoptica: gli agenti sono stati assolti perché il fatto non sussiste. L'episodio cui la sentenza fa riferimento risale al marzo del 2008 quando, a seguito di una richiesta giunta alla sala operativa della polizia provinciale, una pattuglia del Nucleo ittico venatorio venne inviata a Gandellino, dove era segnalata la presenza di una volpe debilitata. Giunti sul posto, gli agenti avevano constatato che l'animale recava vistosi segni di rogna, una patologia causata da un acaro sotto cute, trasmissibile agli animali selvatici, domestici e all'uomo e che comporta sofferenza per l'animale. La volpe era ormai in fin di vita, giudicata non curabile né recuperabile dai due agenti che ne decisero l'abbattimento. La valutazione degli agenti di non recuperabilità dell'animale è stata avvalorata dal dibattimento che ha evidenziato come le condizioni fisiche dell'animale «moribondo» fossero di «estrema compromissione». Dopo l'abbattimento, la carcassa venne regolarmente inviata all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Bergamo per gli esami sanitari che hanno confermato la presenza della rogna sarcoptica estesa in tutta la regione del dorso, dal collo sino alla coda. I due agenti, nello specifico caso, avevano inoltre attuato un protocollo tecnico, stipulato tra il corpo di polizia provinciale e l'Istituto nazionale della fauna selvatica, che prevede il controllo numerico di varie specie, tra cui la volpe, e uno specifico intervento per il monitoraggio dello stato sanitario della volpe nella Zona faunistica delle Alpi, dove è situato il Comune di Gandellino. Complessivamente il protocollo prevedeva l'abbattimento di 120 volpi nel triennio sull'intero territorio provinciale.